Piccole donne
alla scuola elementare EUR
Quando era bel tempo a ricreazione la maestra ci portava a giocare in giardino.
I giochi erano i soliti:
calcio
lotta
1, 2, 3, stella
mondo
la bella lavanderina
ruba bandiera
Un giorno si decise di giocare a
Piccole donne
Si trattava di mettere in scena il famoso libro di Louisa May Alcott.
Chiara G., considerata la leader
perchè più bella e brava di tutte le altre,
sceglieva chi potesse giocare
e assegnava le parti
era già un onore partecipare al gioco,
molte erano le scartate
e, di solito, il canone di giudizio era la bellezza
Avrei dato non so cosa per impersonare Beth
era il personaggio che più mi piaceva
(da piccola ero deficiente, Beth alla fin fine è la sfigata che muore,
potessi scegliere ora opterei per l impareggiabile Jo)
Naturalmente la "perfida" Chiara G. non esaudì il mio desiderio
tanto più che la parte di Beth se la prese lei.
ChiaraG. fece un appello delle partecipanti al gioco
c era una tensione paragonabile all elezione di Miss Italia
Scelte le giocatrici, assegnò loro i ruoli
Lei si nominò Beth
-mannaggia... ma si sapeva-
poi assegnò le parti di Emy
-uffi-
Jo
-va beh..-
Meg..
-e io???-
la mamma
-non sarò neanche la mamma...-
fu allora che intervenni:
-Chiara e io???-
-Tu, Elisa, tu sarai la ...
zia March-
-Ma come?????- feci sbigottita-
io sarò una vecchia antipatica rincitrullita???-
-E che fa la zia March?- chiesi
-Sta a casa sua e aspetta la visita delle nipoti- Mi fu risposto
-E qual è casa mia?-
Mi si indicò un tombino lievemente rialzato rispetto al prato del giardino...
che tristezza!
ma non mi rassegnai: ero comunque IN
molte mie compagne non avevano neanche potuto prendere parte!
iniziammo a giocare
salii sul tombino
da lì, immobile, vedevo le altre recitare
non erano brave come lo sarei stata io
il libro non l avevano letto
non avevano visto neanche i 2 film
si rifacevano tristemente al cartone animato giapponese
che tristezza
che incompetenti
cercavo di dar loro consigli
consigli che non presero minimamente in considerazione
fui redarguita: "La zia March sta chiusa in casa, non può dare consigli dei regia e recitazione, non può essere ascoltata!"
Chiara G. si mise in ginocchio vicino ad una panchina e simulò di suonare il piano:
era assolutamente poco credibile
muoveva le mani senza grazia
si vedeva che non aveva mai suonato in vita sua
io avrei saputo fare meglio
avrei mosso le dita simulando di suonare il secondo notturno di Chopin, opera 9
Chiara G. era un incompetente
Non cè bisogno di dire che nè la mamma, tantomeno le piccole donne, andarono mai a trovare la zia March
Rimasi lì sul tombino, immobile spettatrice di un disastro totale.
Le compagne escluse più in là ridevano e scherzavano, cantavano e giocavano tra loro
Quel giorno capii quanto sia meglio, a volte, essere esclusi!
Se Chiara G. passasse di qua e si riconoscesse, la prego di non infuriarsi.
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