giovedì 31 marzo 2011
Come avere la Primavera in casa 365giorni l'anno.
Inoltre i set per semina ALLSÅNG di Ikea stanno finalmente dando i loro frutti.
A breve saremo sommersi di girasoli, peperoncini, ravanelli
e non ricordo cos'altro
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mercoledì 30 marzo 2011
La notizia è dell'altro ieri:
i Blog sono morti!
Ormai definitivamente schiacciati dal dominio incontrastato dei social network, Facebook su tutti.
Avverto la necessità di lasciare qui, lilla su bianco, la mia personale opinione.
Prima di tutto credo sia necessario mettersi d'accordo, fare chiarezza su cosa significhi 'morte di un blog'.
Un blog è morto quando non viene più aggiornato
o quando non viene più commentato?
Propendo assolutamente per la prima ipotesi.
Considero ancora vivo il mio blog perché continuo ad aggiornarlo con una certa regolarità.
Naturalmente sono lontani gli anni dei commenti 'come se piovesse'
e all'inizio, devo ammetterlo, è stato duro e anche un po' demotivante, confrontarsi con questa nuova realtà,
ma devo dire che ne sono uscita egregiamente;
anzi, quasi sono contenta di questa nuova vita per la Blogosfera
che profuma di ritorno alle origini.
Nel 2003, quando aprii il mio
nessuno dei miei amici sapeva cosa fosse un blog.
"Sai, scrivo su un blog!"
"Che? Blob, quello di Rai3?"
Poi, dopo circa due anni, tutti ne avevano almeno uno.
e alla domanda "Perché scrivi su un blog?" chiunque rispondeva falsamente
"Per me stesso/a".
Poi l'Epifania.
Facebook, dirompente, entra a far parte della vita di tutti noi
e il fiume di blog nati così per caso per seguire la moda del momento
si prosciuga di colpo
lasciando un'infinità di blog cadaveri, non più aggiornati,
come carcasse e scheletri di animali nel deserto.
Ogni tanto, qui e lì, un' oasi:
un blog ancora vivo,
un blog che quasi nessuno legge,
che quasi nessuno visita,
ma che raccoglie come un enorme faldone
esperienze, stati d'animo, eventi, pensieri, foto;
in una parola sola, VITA.
Tengo a precisare che non sono contro Facebook, tutt'altro.
Ammetto di esserne dipendente da oltre 3 anni
e gli ho anche dedicato una categoria sul blog.
Però mi piace pensare distintamente ai due fenomeni.
Qui sono GroovyElisa,
lì sono Elisa R.
Chi conosce l'una non è detto che conosca l'altra.
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martedì 29 marzo 2011
Non è Tutto Svedese Ciokkelluccica
Recatami al grande spaccio sotto casa
-ci si trova un po' di tutto-
per comprare dei pennarelli alla Gróóvyna
non ho potuto fare a meno di acquistare anche un annaffiatoio azzurro
spudoratamente identico al mitico PS VÅLLÖ di Ikea.
Trovo sia perfetto, insieme al gemello eterozigota rosso (originale Ikea), nell'angolino
che l'anno scorso mi sono ritagliata sul balcone di cucina.
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lunedì 21 marzo 2011
23.00
La Groovy attende che Nóónno finisca di limarsi le unghie, tagliarsi le pellicine e simili
-operazioni che lo impegnano tutte le sere-
per raggiungerla a letto.
Stanca e vagamente annoiata fissa il soffitto.
Il grosso lampadario Maskros incombe impalpabile.
La Groovy lo guarda distrattamente.
Ad un tratto l'illuminazione!
Si alza dal letto, prende la fotocamera digitale
e, complice le due abat-jour Knubbig,
scatta raffiche di foto.
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mercoledì 16 marzo 2011
La Gróóvyna, maneggiando il suo minuscolo portamonete:
- Sai, mamma, io ho tanti soldi e dopodomani mi comprerò Pippi Calzelunghe, quella vera e sarà amica mia!
Ma io ho proprio tanti soldi, quindi oggi comprerò anche la pizza per tutti noi, che ne dici?
- Per stasera ho già preparato il pesce!
- Allora la pizza la compro dopodomani!
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Lunedì, primo pomeriggio, squilla il telefono:
"Chiamo dalla segreteria della scuola di sua figlia, probabilmente non è successo nulla di grave
**e a questo punto uno già sviene immaginando brutte cadute, arti rotti o peggio**,
ma hanno chiamato ché c'è una bomba nella scuola
e abbiamo fatto evacuare i bambini.
Può avvisare le mamme di andarli a prendere ché sono in strada?"
Ho chiamato io tutte le mamme (sono rappresentante di classe)
e mi sono scapicollata a scuola
Naturalmente era un falso allarme. Uno stupido scherzo di qualche idiota.
I bambini erano tutti per strada ignari e sereni.
Alice era contrariata solo perché per scappare da scuola non avevano avuto il tempo di fare merenda.
Ma non si è scoraggiata, si è apparecchiata in strada e ha bevuto con noncuranza il suo succo,
mentre la polizia isolava la zona e cercava l'ordigno.
"C'è una bomba nella scuola" è la telefonata ultima spiaggia
ad opera del meschino di turno che vuole dribblare l'interrogazione di italiano o il compito di greco,
ma all'asilo?
Forse che qualche bambino non aveva voglia di disegnare?
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martedì 15 marzo 2011
Giocando con i cuccioli cerca amici magico pannolino!
- Mamma, questo ha il pannolino rosa!
- E quindi cosa è?
- Una femminuccia!
- eh sì!
- Mamma, questo invece ce l'ha azzurro!
Quindi è un femminuccio!
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domenica 13 marzo 2011
La Gróóvyna ha in mano un palloncino rosso ormai sgonfio.
-Babbo, giochiamo a bibboing?
-Eh?
-Guarda, questo palloncino è piccolo! Possiamo giocare a bibboing!
-Non ho capito!
-Vedi??? è piccolo! Però mancano quelle cose!
Giochiamo a bibboing!
Naturalemente io ho capito.
Ma aspetto a intromettermi perché il dialogo mi diverte
e soprattutto perché adoro sentirle pronunciare bibboing!
-Alice, forse intendi dire che vuoi giocare a ping pong?
-Eh sì!
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sabato 12 marzo 2011
Groovy Lemon Curd CheeseCake
Profumi e colori di primavera
Pomeriggio passato in cucina insieme alla Gróóvyna,
ormai abilissima ai fornelli,
e ai profumatissimi limoni di nonna.
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venerdì 11 marzo 2011
Gróóvyna: "Vuoi vedere un film con me?"
Groovy: "Sì, certo!"
Gróóvyna: "No, non dicevo a te dicevo a lei! (indicando una mosca)
Vuoi vedere un film con me?
Ha detto di sì!!!!
Però no seduta eh, volando!
Non ti avvicinare a me!
Mamma, la mosca è felice che sto per mettere un film!"
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giovedì 10 marzo 2011
- Mamma, mettiamo Barbara?
- Amore, cos'è Barbara, un film?
- Sì, il film di Barbara, quella che taglia le bottiglie!
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Y8JmxUSVWEs?rel=0]
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domenica 6 marzo 2011
La sera prima avevo paura di non riuscire ad addormentarmi
invece feci tutta una tirata
anzi, quasi mi indispettii quando l'infermiera di turno mi svegliò
per misurarmi temperatura e pressione
Ricordo che mamma arrivò prestissimo
e dopo poco anche Nóónno, teso e sudaticcio
Ricordo che mamma ci lasciò soli.
Ricordo gli ultimi prelievi
Ricordo lo scempio sulle mie braccia
la vena rotta e la fiala vuota
Ricordo che un'altra infermiera provò con l'altro braccio
Ricordo la preparazione pre intervento
Ricordo l'ansia perchè non sapevo quando mi avrebbero operato
Ricordo che vennero a prendere prima un'altra ragazza.
Ricordo ansia, eccitazione, paura tutte mischiate.
Ricordo la temutissima flebo
Ricordo che arrivò il mio turno
In pantofole e camicia da notte
con la boccettina della flebo in mano
uscii dalla camera
In corridoio una moltitudine di persone lì per me
tutti schierati alle pareti
Mamma, Kiki, Papà, Gabriella, la mamma di Nóónno
e tanti altri che facevano mucchio
forse altre gestanti, forse altri infermieri
con cui, dopo 19 giorni di convivenza forzata,
si era instaurato un rapporto.
Ricordo mille occhi a guardarmi
e ricordo che non capivo nulla
che nella testa avevo solo un ronzio
Scortata da Nóónno arrivai in sala operatoria
lì ci salutammo
Un infermiere mi fece accomodare su uno sgabellino
e mi trovò un trespolo dove attaccare la bottiglia della flebo che reggevo ancora io.
Passai tanto tempo così da sola
Fuori dalla finestra il Tevere, dei palazzi
ed un cielo celeste a pois bianchi
Poi arrivò l'anestesista e mi descrisse dettagliatamente ogni passaggio della anestesia spinale
Cosa avrei sentito, cosa non avrei sentito, come avrei dovuto collaborare.
Eseguii alla lettera tutto ciò che mi fu ordinato
L'anestesia iniziò a fare effetto
Prima avvertii solo un formicolio alle gambe
poi piano piano non le sentii proprio più
Mi punzecchiavano con un ago per capire quanto ancora percepissi
e quando non sentii più neanche un lieve solletico iniziarono
Tante persone ruotavano attorno a me
infermieri, chirurgo, anestesista, una specializzanda
che doveva imparare il mestiere proprio su di me
Furono bei momenti
La radio accesa trasmetteva una canzone di Shakira
Una "molletta" attaccata al medio sinistro controllava il mio battito o cos'altro non so
Ogni tanto qualche infermiere mi buttava in vena un liquido freddo, attraverso il buco della flebo
Intanto qualcunaltro mi massaggiava la pancia
Sentivo che mi toccavano l'addome,
pensavo stessero stendendo la tintura di iodio o qualcosa di simile
I massaggi erano piacevoli
Lievi pressioni profonde
Gli infermieri, nel frattempo mi tenevano compagnia.
Chiacchieravo e venivo massaggiata
Venivo massaggiata e chiacchieravo
Furono indubbiamente momenti sereni e rilassanti.
Mi chiedevo quando avrebbero smesso di massaggiarmi
per iniziare a squarciarmi la pancia
e mentre ero lì a domandarmelo
la chirurgo ecslamò:"Eccola!"
"Già???"
Istintivamente guardai il grande orologio appeso alla parete
erano le 11:15
"Aspetti che gliela facciamo vedere un attimo!"
Girai la testa a destra
Davanti a me un minuscolo mostriciattolo nudo e tutto rosso
con tanti capelli neri
Mi sembrò un piccolo diavolo
Pensai al Milan
Mi uscì una lacrima,
ma una sola.
Portarono via la Gróóvyna
e cominciarono a ricucirmi gli strati.
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sabato 5 marzo 2011
- Ale è stato difficile far addormentare Alice?
- Beh, un po' lungo!
Ha voluto che le raccontassi la storia dei germi!
e poi mi ha chiesto anche di quei 'cosi bianchi' (i globuli bianchi).
- Alice, il moccio è appiccicoso e vi si attaccano i germi!
Quindi se ti soffi il naso, esce il moccio e con esso i germi!
- E poi però vanno via anche i cosi bianchi!
- No, quelli non si fanno fregare. Sono furbi, rimangono dentro!
- Babbo, ma i germi come fanno a entrare?
- Per non farli entrare bisogna sempre lavarsi le mani! e non mettersi in bocca le mani sporche!
- No, non dentro di noi. Come fanno ad entrare a casa nostra!
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venerdì 4 marzo 2011
Al telefono con la mamma di Nóónno
è il momento dei saluti finali
-Allora Buonanotte!
-Buonanotte a chi??? Non c'amo manco 'l pigiama!
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giovedì 3 marzo 2011
-Alicinaaaaaaaa, dov'è Gargamella?
-Non lo so!
-Sei sicuraaaa :)))) ?
-Sì... forse no... forse è nell'armadio di babbo!
Mi porta davanti all'armadio,
lo apro parzialmente
non vedo alcun Gargamella.
La Gróóvyna apre di più l'armadio,
io non vedo ancora nulla;
Sposta una spugna di Nóónno e alcuni asciugamani
Spuntano testa e busto di Gargamella.
-Alice, ma qui c'è solo la testa?
Sposto più in là la spugna e compaiono staccate dal corpo le gambe.
Trafelatissima e spaventata:
-Non sono stata io! è stato lui! indicando il pavimento.
Io ce l'avevo in mano, poi è caduto e lui (sempre il pavimento)...
Poi si china e schiaffeggiando una mattonella ghiacciata:
"Non lo fare mai più, capito? toh toh toh!"
Intanto io mi godo la scena
e contemporaneamente monto il Gargamella,
che è una sorpresina Kinder
ed è quindi ovvio che si smonti.
Alice era spaventatissima,
pensava d'averlo rotto
e l'aveva nascosto sperando che io non me ne accorgessi.
è la degna nipotina di Kiki
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