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domenica 15 febbraio 2015

Perché amo CasaFacile...

La prima volta non si scorda mai
Era un giorno imprecisato di fine febbraio del 2007. Ricoverata in ospedale per dei problemini durante la gravidanza, ricevevo quotidianamente la visita di mia madre. Ogni giorno portava con sé mucchi di riviste per riempirmi le giornate, svagarmi e coccolarmi. Ricordo che le sfogliavo distrattamente per poi regalarle alle mie compagne di stanza.
Quel giorno imprecisato di fine febbraio mamma arrivò assieme a una rivista che non avevo mai sfogliato prima: CasaFacile. Guardai la copertina e fu amore a prima vista! Era tutta verde e rosa: proprio i colori che avevo scelto per la mia casa. Decisi che era un segno che non poteva essere trascurato. Iniziai a sfogliare avidamente le pagine e capii subito che ero di fronte a una rivista diversa. Davanti ai miei occhi si palesavano vere case, con tutti i loro limiti e punti di forza, arredate con leggerezza, freschezza, fantasia, con budget limitati e con una spiccata attenzione ai dettagli. CasaFacile era la rivista per me. L'unica che, gelosamente, non volli condividere con le altre pazienti.
La Gróóvyna nacque, tornammo a casa e nella testa avevo due sole certezze:
- la vita mi si era completamente rivoluzionata;
- sarei diventata una fedele lettrice di CasaFacile.
Così fu!

Il primo concorso
Era il 18 gennaio del 2008. Ormai potevo dirmi una fedelissima di CasaFacile; in vita mia, fino ad allora, non mi era mai capitato di acquistare una rivista con regolarità.
Quel mese CF (così i fedelissimi chiamano Casa Facile) aveva organizzato un concorso: Pink Rooms, a mio avviso il più bello di sempre. Emozionatissima, partecipai il giorno stesso, inondando di email la redazione. Ho riletto recentemente il post che scrissi allora a riguardo *per leggerlo clicca qui* e provato tanta tenerezza per la me di allora: entusiasta, invasata, ma al tempo stesso impacciata e timida.
In quella occasione vinsi un abbonamente a CasaFacile per un anno intero, realizzando così il desiderio che avevo espresso su questo blog mesi prima, senza neanche dover "partorire un mobiletto" *per leggerlo clicca qui*.

La svolta
Era un giorno imprecisato di marzo del 2010. A ripensarci, davvero un giorno fortunato. Non so neanche io perché, provai a cercare su facebook la pagina ufficiale di CasaFacile e la trovai. Mi iscrissi credendo che sarebbe stato solo uno dei tanti "Mi piace" ad una pagina. Niente di più. Invece vi ritrovai una piccola e fervente comunità di fedelissimi a CF, in seguito battezzati Cieffini, capitanata dalla lungimirante direttrice Giusi Silighini e dalla indispensabile Sara Sironi.
Oltre ai contributi postati dalla redazione, la pagina era animata dalle foto delle case che i Cieffini postavano per chiedere consigli, o anche solo per mero piacere di condivisione. Dopo pochi giorni dall'iscrizione, trovai anche io il coraggio di condividere delle foto di casa mia. E da allora non ho più smesso. Ogni novità in casa va condivisa in primo luogo con CF e coi i Cieffini, poi con amici e parenti.
Ancora non lo sapevo, ma quei giorni avrebbero cambiato -in meglio- la mia vita.
La community cresceva a vista d'occhio. Ogni traguardo raggiunto era un'occasione per festeggiare. I primi 400. I primi 500. I primi 1000. E insieme all'aumentare dei Cieffini, cresceva e si solidificava anche l'amicizia tra noi. Sì, proprio amicizia! Un folto gruppo di ex-sconosciuti, sparsi per tutta Italia, accomunati da una grande passione: CF. CF che non era più solo una rivista, ma una piazza, un luogo dove incontrarsi, discutere, scambiarsi regali fatti a mano, coltivare interessi comuni. Fu anche inaugurato il "Bar Mario" luogo virtuale dove confrontarsi su questioni reali, o anche solo passare del tempo a chiacchierare tra amici.
E quando la dimensione virtuale non ci bastò più, le amicizie tra cieffini divennero reali grazie a incontri ufficiali organizzati dalla redazione e tanti altri ufficiosi realizzati per il gusto di potersi abbracciare e guardare negli occhi anche solo per una volta.
Oggi i numeri della pagina di CF sono da capogiro, abbiamo raggiunto e superato quota 165.000 fan e chissà quanto ancora cresceremo e quali novità avrà in serbo per noi la redazione più creativa d'Italia.

Il regalo più grande
Era il 5 luglio del 2011. Un giorno che non potrò mai dimenticare. Diluviava ed io ero impaziente perché dovevo uscire a comprare la mia copia di CF. Fosse stato un altro giorno forse avrei rimandato l'uscita all'indomani, ma quel 5 luglio del 2011 proprio non potevo. Quel numero era troppo importante! una sola copia non mi sarebbe bastata, me ne sarei dovute aggiudicare almeno una decina da regalare a parenti e amici. Quel giorno su CF era stata pubblicata proprio casa mia. Cinque pagine intere dedicate a me, al mio verde, al mio fucsia, ai mobili dei miei nonni riportati a nuova vita. Un regalo impensato, impensabile. Una di quelle cose che accadono una sola volta nella vita e che ti porterai nel cuore per sempre! *per leggere il post che scrissi a riguardo clicca qui*


Per tutti questi motivi io amo Casa Facile.
Perché è LA rivista.
Perché è una comunità affiatata e in costante espansione.
Perché non finisce mai di stupirci ideando, attività, concorsi, workshop, collaborazioni sempre più interessanti e allettanti.
Perché stimola ad impegnarsi, mai fermarsi e fare sempre meglio. E lo fa dando essa stessa per prima l'esempio.

CasaFacile è ormai parte integrante della mia vita. Mi sembra di vederla dappertutto, perfino sul pavimento del salotto, a mo' di tappeto patchwork!


(Nessun numero di CF è stato maltrattato durante la realizzazione di questa foto.)

domenica 8 febbraio 2015

Carnevale 2015

Questo post inizia un anno fa quando, dopo essere inciampata su questa foto, decisi di mascherare Alice da Alice nel Paese delle Meraviglie -quale fantasia!-
Le comprai per pochi euro un vestitino bell' e fatto e impiegai il mio tempo libero nella realizzazione della casa di cartone del Bianconiglio.
Essendo una frana coi pennelli, optai per un furbo decoupage. Cercai su internet immagini di coppi e di mattoni; di finestre e portoncini; di fiori e cespugli. Stampai, tagliai, incollai, ma tutto si rivelò un nulla di fatto perché alla Gróóvyna venne la febbre e non poté festeggiare.





Il progetto rimase in standby per un anno fino a che, oggi, abbiamo ripreso in mano tutto il materiale.
Naturalmente il vestito non le sta più, ma, non avendo tempo per cercarne un altro, ne abbiamo utilizzato uno che avevamo in casa.




Il risultato non sarà eccelso, ma la Gróóvyna è rimasta entusiasta e questa è l'unica cosa che conta.
Menzione speciale per il riuso della boccettina di Fluimucil, all'insegna del "Non si butta nulla!" e del "Ogni cosa merita una seconda chance!"