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martedì 1 aprile 2014

Genitori 2.0

Nell'era di Internet,
dei social,
dei tutorial su youtube,
delle informazioni disponibili ovunque,
solo la Groovy poteva imbattersi in un personaggio simile.

Sabato sera,
la Groovy famiglia al completo è rinchiusa nella GroovyCar
imbottigliata nel traffico di San Giovanni.
Dalla macchina accanto alla nostra
un uomo cerca di attirare la mia attenzione.

Quando uscivo da sola
mi accadeva spesso:
il più delle volte avevo dimenticato di accendere le luci,
o non avevo chiuso bene uno sportello,
o lembi delle mie proverbiali gonne zingare
svolazzavano via dalla portiera,
pulendo gratuitamente l'asfalto romano.

Questa volta è diverso:
al volante c'è Nóónno
e lui non dimentica di accendere le luci,
gli sportelli son chiusi perfettamente
e indosso i pantaloni!
Cosa vorrà dunque il signore da me?

Abbasso il finestrino,
pregando che non sia un malvivente,
un ladro di cellulari o
un folle omicida.

"Senta, io ho una figlia di due mesi,
quando posso metterla nel seggiolino auto?"

Gli rispondo come se fosse la domanda più normale
da formulare da un abitacolo all'altro di due macchine
imbottigliate nel traffico romano del sabato sera.
Mi accomiato dall'inesperto papà e
richiudo il finestrino.

Mi ci è voluto qualche secondo
per realizzare l'assurdità della situazione e della richiesta!
nelle istruzioni del più scrauso dei seggiolini auto
queste informazioni sono scritte a caratteri cubitali;
e anche la più scalcagnata delle commesse
di un negozio di puericultura
è in grado di fornire una risposta a questo interrogativo;
per non parlare della valanga di informazioni
che google sa vomitarti addosso
anche solo digitando "seggiolino auto".

Eppure, negli anni 10 del terzo millennio,
esistono giovani padri che preferiscono raccogliere informazioni
intervistando sconosciuti incrociati casualmente.


 

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